Fondazione Marisa Bellisario

INSIEME, PER LO SVILUPPO DEL PAESE

di Cristina Zucchetti*

Alla vigilia del Premio, giovedì sera, messi in valigia gli abiti per gli eventi del giorno dopo a Roma, ho riflettuto sul fatto che fosse la prima volta che ricevevo un riconoscimento così importante. L’emozione era tanta: mi aspettava l’incontro con il Presidente Mattarella e poi la cerimonia di consegna del Premio Bellisario per la categoria Imprenditoria.

Emozione, gratificazione, ma anche il pragmatismo che porto ogni giorno al lavoro.

Sentivo forte la responsabilità di dover rappresentare non solo l’azienda Zucchetti, un’azienda della nostra famiglia “allargata” composta da 9.000 persone, ma anche di rappresentare quella comunità di donne, ancora poco numerosa, che contribuisce al benessere del Paese con le proprie peculiarità, talvolta difficili da esprimere con coraggio e determinazione, ma che nella nostra azienda gioca un ruolo importante.

Auto, aereo, taxi, hotel, di nuovo taxi. Ci siamo. Mi ritrovo seduta con le altre donne premiate in una delle bellissime sale del Palazzo del Quirinale. Hanno competenze, esperienze e interessi diversi dai miei, ma come me sorridono, commosse anche loro e intente a pensare, forse, come me in quel momento, al percorso professionale che ci ha portato fino a qui. L’incontro con il Presidente della Repubblica è davvero emozionante, le sue parole sono sempre ponderate e cariche di significato e rappresentare l’imprenditoria femminile davanti a lui è un grande onore. Mi ha colpito la sua capacità di ascolto delle nostre brevi presentazioni e la sua grande sintesi finale nel complimentarsi e ringraziare per quanto le donne stiano facendo per il nostro Paese.

Poi andiamo alla cerimonia di premiazione. Il Tempio di Venere è lì da secoli, ma è come se si svelasse per la prima volta. Poi la lettura della motivazione: “Per la lungimiranza, la visione innovatrice e l’equilibrio di genere con cui guida una delle realtà più promettenti del ‘Made in Italy’ tecnologico. Protagonista vincente di un’imprenditoria femminile che guarda al futuro”.

Ancora emozione, davvero tanta, che fa tremare, ma anche lucidità, consapevolezza, responsabilità.

Per poter innovare e portare benefici alle persone, occorre aprirsi all’ascolto, come se fosse sempre la prima volta. Sforzarsi massimamente di non accontentarsi. E dopo l’ascolto e la condivisione di idee occorre progettare, costruire, con forza, perseveranza, senza imposizioni, arrivando al traguardo con il contributo di tutte e di tutti. Questo il mio pensiero. Non lo dico ad alta voce, ma capisco che le altre donne premiate sono arrivate allo stesso risultato, pur seguendo strade diverse. La compostezza dei loro modi risalta ancora di più considerando l’importanza del Premio.

Riconosco in loro tratti del mio stesso percorso: la preparazione, lo studio, l’esperienza sul campo, il senso di responsabilità, il coraggio di aprire strade nuove, la ricerca del miglior risultato possibile e la predisposizione al cambiamento, come se fosse sempre la prima volta. Con l’obiettivo che la parità di genere possa diventare una realtà che pervada le vite di tutti a ogni livello e in ogni campo. Perché solo in un contesto di pari opportunità viene data la possibilità a tutte le donne di esprimersi al meglio, di poter dare così il più prezioso contributo alla costruzione del proprio privato ma anche all’ambiente professionale.

Nell’emozione della serata provo un forte senso di gratitudine per aver potuto condividere in modo così intenso dei valori comuni, per aver incontrato una parte delle oltre 600 donne che dall’istituzione del Premio Bellisario si sono distinte per il loro contributo. Il mio primo pensiero è quello di ringraziare tutte le persone che ogni giorno lavorano con impegno e passione in azienda, di ringraziare mio padre Mino, che mi ha insegnato così tanto, e mio fratello Alessandro che condivide con me l’importante responsabilità imprenditoriale.

La giornata mi restituisce forza ed energia per continuare a fare sempre meglio. Gli ostacoli nell’attività professionale ci sono e ci saranno sempre, ma con l’impegno e la volontà tante altre donne potranno raggiungere la loro pienezza espressiva contribuendo alla realizzazione di un futuro equo e colmo di valori.

*Presidente Zucchetti Group

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